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La Cassazione rivoluziona l’alcoltest: prevale il risultato più basso

alcool test automobilista

La sentenza della Corte di Cassazione che cambia le regole sull’alcoltest: cosa significa per la guida in stato di ebbrezza.

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha introdotto una novità significativa nel contesto dei controlli stradali per guida in stato di ebbrezza. La decisione stabilisce che, in caso di due alcoltest con risultati differenti effettuati a breve distanza temporale, deve essere considerato valido il valore più basso. Questo principio, basato sul concetto del favor rei, potrebbe avere importanti ripercussioni sui procedimenti giudiziari e sulle sanzioni relative a questo tipo di reato. La sentenza nasce da un caso concreto che ha visto ribaltata una precedente condanna, sollevando questioni cruciali sulla corretta interpretazione delle norme vigenti.

Rifiutare alcolici
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Il caso concreto e la decisione della Corte di Cassazione

La vicenda che ha portato a questa decisione è avvenuta in Calabria, dove un automobilista è stato sottoposto a due controlli etilometrici successivi. Il primo test aveva rilevato un tasso alcolemico di 1,56 g/l, un valore che prevede gravi sanzioni, tra cui l’arresto e la sospensione della patente fino a due anni. Tuttavia, il secondo test, effettuato poco dopo, ha mostrato un valore inferiore, pari a 1,32 g/l. Inizialmente, i giudici d’appello avevano confermato la condanna basandosi sul primo risultato. L’automobilista ha quindi fatto ricorso in Cassazione, e la Suprema Corte ha deciso in favore del ricorrente. La Corte ha sottolineato che l’assorbimento dell’alcol non è lineare e che possono verificarsi fluttuazioni nei risultati anche a distanza di pochi minuti, indicando che il valore più basso deve essere considerato valido.

Implicazioni legali della nuova interpretazione

Questa sentenza segna un cambiamento significativo nell’interpretazione dell’articolo 186 del Codice della Strada, che richiede due rilevazioni per verificare l’effettivo stato psicofisico del conducente. La Corte di Cassazione ha evidenziato che assumere automaticamente la prima misurazione come valida potrebbe risultare ingiusto, specialmente se una seconda lettura indica un valore meno grave. Questo nuovo orientamento rafforza il diritto alla difesa degli imputati e pone un freno al rischio di errori tecnici o fisiologici che potrebbero influenzare i risultati. Polizia stradale e magistratura saranno quindi tenute a considerare con maggiore attenzione l’esito delle rilevazioni etilometriche.

Conseguenze pratiche per i controlli stradali

La decisione della Corte di Cassazione obbliga le forze dell’ordine a una maggiore cautela durante i controlli per guida in stato di ebbrezza. I risultati dei test dovranno essere valutati con attenzione, e il valore più basso tra due rilevazioni consecutive dovrà essere considerato prevalente. Questo approccio non solo tutela gli automobilisti dall’essere penalizzati ingiustamente, ma contribuisce anche a garantire una maggiore equità nei procedimenti legali. La sentenza potrebbe, inoltre, influenzare la futura normativa e le prassi operative, rendendo necessarie eventuali modifiche alle procedure di controllo stradale, al fine di allinearsi a questo nuovo principio giuridico.

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ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2025 10:55

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